Myo-Inositolo, proprietà e benefici

Il Prof. Unfer interviene telefonicamente alla trasmissione Medicina, Salute e Benessere per parlare di Myo-Inositolo.

Le proprietà del Myo-Inositolo

Per trattare l’ovaio policistico ci affidiamo a uno zucchero, ovvero l’inositolo, che è largamente diffuso in quanto si trova nel fegato, nella carne e in alcuni frutti.

È interessante la relazione tra la carenza di questo zucchero e la presenza della policistosi ovarica nelle donne. Questa è infatti una patologia molto diffusa nelle donne in età fertile, nonché una delle maggiori cause di infertilità.

Sembra banale che uno zucchero possa risolvere tutto questo, ma c’è una spiegazione chimica.

Nel lontano 1935, quando fu inquadrata questa patologia, tra le caratteristiche c’era l’obesità che è spesso legata all’insulino-resistenza. Questo zucchero non è altro che il secondo messaggero dell’insulina, poiché fa scendere i suoi livelli nel sangue.

Diciamo, però, che la novità è che questo zucchero è anche un messaggero dell’FSH, ovvero l’ormone follicolo-stimolante. Quindi la sua carenza fa sì che l’ovaio diventi sordo ed ecco spiegata l’importanza della supplementazione.

Grande rilevanza, nella terapia naturale, è data dall’attività sportiva. Il 30% di queste donne, infatti, se fa attività e segue una dieta, torna ad avere una normale ovulazione. Inoltre, l’aggiunta del myo-inositolo riesce a risolvere addirittura il 60% dei casi, che è un risultato molto interessante.

Parliamo ora di fitoterapia. I farmaci nascono da evidenze passate sull’utilizzo delle erbe, quindi possiamo dire che il farmaco non è altro che una molecola di sintesi che nasce da esperienze di fitoterapici. Oggi si sta tornando a questa scelta. Basti pensare all’acido folico, che previene difetti del tubo neurale con soli 400mcg al giorno e va dato nelle primissime fasi della gravidanza.

In cosa consiste la terapia a base di inositolo?

Abbiamo standardizzato la dose minima efficace a 4gr al giorno per la supplementazione in pazienti che soffrono di policistosi ovarica.

Le analisi che vengono effettuate per verificare se c’è una carenza di inositolo è la curva insulinemica. Per quanto riguarda, invece, l’esame per dosare il livello di inositolo nel sangue, è piuttosto difficile e non viene effettuato da tutti i laboratori.

L’inositolo ormai si trova molto facilmente in farmacia, sia sotto forma di polvere che di capsule molli. A questi dosaggi, inoltre, non esistono controindicazioni.

Perché così tante donne soffrono di ovaio policistico?

La vera percentuale di donne con questa patologia è compresa tra l’8% e il 10% della popolazione, anche se c’è sicuramente una sovrastima diagnostica. Molto spesso quando ci si trova davanti a un ovaio multifollicolare viene diagnosticato, in maniera grossolana, un ovaio policistico. È per questo che oggi ci sono delle linee guida e ci si deve attenere a dei criteri diagnostici. È una sindrome multifattoriale che ha manifestazioni cliniche diverse, per cui a volte ci si rivolge anche a specialisti diversi che dovranno trattare la patologia a livello generale e non facendo riferimento al singolo sintomo.

Con il Myo-inositolo il risultato è piuttosto rapido se prendiamo come parametro l’ovulazione: generalmente il ripristino dell’attività ovarica avviene in 60/80 giorni e riusciamo a recuperare il 70% di ovulazione. Diverso è invece il risultato su acne, eccesso di peluria e alopecia androgenetica, dove occorrono almeno 12 mesi per riscontrare i risultati.

Perché per la menopausa si utilizzano rimedi fitoterapici?

In questo periodo così particolare della vita della donna, come la menopausa, si utilizza il fitoestrogeno, sostanza che somiglia agli estrogeni provenienti dalla soia. La fitoterapia, come gli integratori, può avere effetti benefici ma può anche interferire con i farmaci causando effetti collaterali.

I fitoestrogeni, considerando i dosaggi normalmente somministrati, danno pochissimi effetti collaterali o non ne danno affatto. Ma c’è da dire che i risultati, a questi dosaggi, non sono sempre così evidenti poiché corrispondono a un paio di bicchieri di latte di soia.

È per questo motivo che, se la sintomatologia è importante e abbiamo problemi come osteoporosi, dovremo ancora ricorrere ai farmaci. Oggi, infatti, una donna a 50 anni è ancora giovane, in carriera e con una lunga prospettiva di vita e quindi va trattata nel migliore dei modi. Il fitoestrogeno può comunque alleviare alcuni disturbi come le vampate di calore, ma non va dimenticato che anche in questo caso l’alimentazione è fondamentale, così come l’attività sportiva.