LONDRA – Mamma a 17 anni, a 22 in menopausa: la storia di Emily.
Per qualche ragazza diventare mamma da adolescente può essere una tragedia, soprattutto se si rimane incinta per un errore, senza desiderarlo veramente. Questo non vale per Kirstin Gray, 25 anni di Middlesbrough (Inghilterra). Come scrive il Daily Mail, quando aveva 17 anni le è stata diagnosticata la sindrome dell’ovaio policistico, anche denominata Policistosi ovarica, patologia endocrino-metabolica che colpisce in tutto il mondo il 5-10% della popolazione femminile in età fertile. Si tratta del disordine ginecologico più comune delle donne in età riproduttiva, causa più frequente di infertilità femminile.
All’epoca i medici le dissero che difficilmente avrebbe potuto realizzare il suo sogno: quello di avere una famiglia numerosa. Ma poi non è andata così. Emily è diventata mamma di due bambini Alissa ed Emily.
Tutto andava per il meglio dopo la nascita dei suoi due angeli, se non fosse che a 22 anni le è stata colpita da un tumore all’ovaio. Dopo le cure, è stata mandata in menopausa. Davvero un duro colpo per lei, che tuttavia non si abbatte e ringrazia ogni giorno il cielo per aver avuto i suoi bambini, quando ancora poteva.
Un nuovo e importante aiuto contro l’infertilità femminile, ‘Inositolo’, prontamente ribattezzato la ‘molecola della fertilità’, è la nuova frontiera contro la sindrome dell’ovaio policistico. Nuovi studi, presentati a Firenze nell’ambito di un congresso mondiale di ginecologi e pediatri, hanno messo in luce l’effetto positivo dell’Inositolo nelle donne affette da Pcos e la sua capacità di migliorare la qualità ovocitaria nelle donne e quindi, la fertilità.
Pionieri di questi studi sulla molecola, spiega una nota, sono Vittorio Unfer, professore di ostetricia e ginecologia all’Università Ipus di Chiasso in Svizzera e John E. Nestler, professore di medicina al Dipartimento di medicina Interna del Virginia Commonwealth University.
L’inositolo si trova in natura in alcuni alimenti, tra cui legumi, cereali, frutta. In particolare, la lecitina di soia ne è ricca come anche il riso integrale, il grano saraceno, l’avena e l’orzo. Anche la carne, sia di bovino che di maiale contiene una certa quantità di inositolo. In base agli studi è quindi consigliabile seguire una dieta equilibrata che preveda tali alimenti, abbinata ad attività fisica, e se necessaria anche un’aggiunta di integratori a base di inositolo.
Il 50 % delle pazienti che ha assunto questa molecola, è tornata ad ovulare dopo circa un mese, l’88% ha ripristinato il ciclo mestruale dopo 3 mesi, e il 55% è riuscito anche ad avere una gravidanza spontanea.