Migliorare la qualità ovocitaria e la fertilità con l’inositolo

Una molecola può rendere più vivaci le ovaie, migliorarne la qualità e così rendere più fertili le donne. Non una medicina, per le donne che desiderano un bambino, ma una sana e corretta alimentazione, con l’aiuto dell’inositolo per le donne affette da policistosi ovarica. Questo elemento assimilabile ad uno zucchero, ha la capacità di migliorare la qualità ovocitaria e quindi, la fertilità.

A spiegare come sia possibile ci ha pensato Vittorio Unfer, Professore di Ostetricia e Ginecologia all’Università Ipus, Istituzione di Alta Formazione di Chiasso in Svizzera che ai microfoni di Repubblica dichiara:

“L’inositolo ha un effetto positivo sulla funzionalità ovarica ed è utile a correggere i disturbi endocrino-metabolici legati alla sindrome dell’ovaio policistico, quali iperandrogenismo, iperglicemia, aumentata resistenza insulinica. L’inositolo è una molecola che si trova in diverse forme, ma solo due di queste hanno dimostrato dagli studi clinici di essere mediatrici dell’insulina e quindi utili per curare la policistosi ovarica, il Myo-inositolo (MI) e il D-chiro-inositolo (DCI), svolgono il ruolo di secondi messaggeri dell’insulina, con funzioni diverse. Gli studi che abbiamo condotto hanno dimostrato che l’integrazione con MI e DCI in un rapporto fisiologico plasmatico di 40 a 1 ripristina i parametri metabolici delle donne con sindrome dell’ovaio policistico più rapidamente, diventando quindi la terapia più efficace in donne con Pcos sovrappeso o obese”. 

L’inositolo è una sostanza naturale associabile a uno “zucchero” che ha dimostrato di migliorare la qualità ovocitaria nelle donne e quindi, la fertilità.

  • Quali sono i cibi da preferire per favorire la fertilità?

“L’inositolo è contenuto anche in diversi alimenti, tra cui la frutta, i cereali, i legumi e la carne. Una sostanza particolarmente ricca di inositolo è la lecitina di soia, che si trova nei fagioli di soia e nei tuorli d’uovo. Inoltre, è presente anche nei fagioli, nei legumi e nei cereali. Tra i cereali, soprattutto il riso integrale, il germe di grano, l’orzo, l’avena e il grano saraceno. Altre fonti molto ben utilizzabili sono le lenticchie e anche la carne è una fonte insostituibile di inositolo. Tra le verdure, i piselli e il cavolfiore; tra i frutti ci sono le arance, i pompelmi, le noci e le fragole.”

 

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